sabato, Novembre 23, 2024
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PUMS Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile

Cos’è il PUMS

Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) è un piano strategico che sviluppa una visione di sistema della mobilità, con un orizzonte temporale di breve, medio e lungo periodo.

  • Lo scenario di breve periodo sarà costituito dalle opere più urgenti e importanti per l’Amministrazione e per i cittadini della Capitale (residenti, city users, studenti fuori sede e turisti).
  • Lo scenario di medio periodo contemplerà opere rilevanti ma che possono richiedere tempi di progettazione più lunghi dettati dalla complessità dell’opera, ovvero avere un livello di priorità inferiore.
  • Lo scenario di lungo periodo racchiuderà tutte le opere ritenute fattibili ed utili alla collettività, nell’ottica di mantenere al minimo l’impianto della rete metropolitana a quattro linee, già previsto dagli strumenti di pianificazione vigenti.

I principi ispiratori del PUMS sono l’integrazione, la partecipazione, la valutazione, il monitoraggio: pone al centro le persone e la soddisfazione delle loro esigenze di mobilità, seguendo un approccio trasparente e partecipativo che prevede il coinvolgimento attivo dei cittadini e degli altri portatori di interesse, fin dall’inizio del suo processo di definizione. A differenza del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), che si riferisce all’ottimizzazione dell’attuale, senza nessun riferimento alla realizzazione di nuove opere, il PUMS affronta il tema delle infrastrutture per il trasporto pubblico, per la mobilità dolce, per la rete stradale primaria e per la distribuzione delle merci. Favorisce la sicurezza, l’accessibilità per tutti e implementa le tecnologie per accrescere “l’intelligenza” tra infrastruttura, veicolo e persona.

tempi previsti per realizzare il Piano non sono inferiori a 12-18 mesi, e le linee d’indirizzo, tra loro strettamente correlate, sulle quali si svilupperà il Piano, sono:

  • garantire e migliorare l’accessibilità al territorio
  • garantire e migliorare l’accessibilità delle persone
  • migliorare la qualità dell’aria
  • migliorare la qualità dell’ambiente urbano
  • favorire l’uso del trasporto pubblico
  • garantire efficienza e sicurezza al sistema della viabilità e dei trasporti
  • governare la mobilità attraverso tecnologie innovative e infomobilità
  • migliorare efficienza ed economicità dei trasporti di persone e merci

Il nostro Comitato ha aderito alla proposta di creare un percorso ciclabile che possa collegare il mare con la sponda destra del Tevere

L’asse ciclabile Fiera mare, realizzato da ostia in Bici e dallo Studio Structura, è uno dei progetti proposto dai i cittadini nella prima fase d’ascolto del PUMS, e risulta essere tra quelli più votati, posizionandosi all’ottavo posto.

Si tratta di un percorso ciclabile in grado di collegare il mare con la sponda destra del Tevere, attraverso il recupero e la valorizzazione di due corridoi ecologici: il Canale Palocco e il Parco del Drago. Il percorso , interamente svincolato dalla mobilità veicolare, oltre a mettere in rete le valenze storico archeologico naturalistiche del territorio, garantirebbe  un collegamento diretto dell’entroterra (dei quartieri a sud e a nord della ferrovia di Ostia Lido) con il mare (Capocotta) le pinete, il Tevere, le aree agricole, le aree archeologiche, il Comune di Fiumicino e il Centro di Roma.

Il progetto prevede la realizzazione di un attraversamento ciclopedonale all’altezza della stazione Acilia Sud Dragona, in fase di costruzione, già finanziato dal PRU Acilia Dragona e inserito nel Bilancio di Roma Capitale, l’eventuale attraversamento della Riserva Naturale Statale Tenuta di Castelporziano e l’attraversamento del fiume Tevere con apposita chiatta di collegamento.

La proposta di progetto è stato inserita anche all’interno del Piano di Gestione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano nella fase di consultazione pubblica e proposta come quinta “Via della Riserva”.

I vantaggi di questo progetto sarebbero molteplici:

  • lo sfruttamento di due percorsi ciclopedonali già esistenti e inseriti da piu di 20 anni nella liste delle opere pubbliche da realizzarsi nell’ambito del PRU Acilia Dragona: argine del Canale Palocco e sentieristica all’interno del cuneo verde tra Dragona e Dragoncello (Parco del Drago)

  • una mobilità alternativa a quella congestionata veicolare, tagliando trasversalmente i principali assi di scorrimento rappresentati dalla Cristoforo Colombo, via del Mare, via Ostiense e viale dei Romagnoli;

  • la valorizzazione delle potenzialità storico archeologico naturalistiche e culturali del territorio, attraversando la pineta, le aree agricole, la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, il fiume Tevere, riportando alla luce la storia della bonifica e l’importante ruolo difensivo e commerciale che il fiume ha avuto nella storia di questo territorio (torre medievale di Dragoncello, ville rustiche romane);

  • possibilità di utilizzare il percorso per attività sportive e ludiche;

  • la creazione di un indotto economico e turistico attraverso la gestione del noleggio delle bici, risciò ed altri attrezzi sportivi, punti ristoro, bici stazione e chiatta di attraversamento del fiume;

  • il collegamento dal mare al centro città, collegando la riva sinistra con quella destra del Tevere attraverso una chiatta di collegamento od una struttura eco sostenibile;

  • le infrastrutture previste dal progetto sono opere già finanziate: la stazione Acilia Sud Dragona, in corso di realizzazione, i cui lavori saranno ripresi a breve, e i progetti del ponte ciclopedonale di collegamento e parcheggi, opere previste dal PRU Acilia Dragona, finanziati dalla Regione Lazio ed inseriti nel bilancio di Roma Capitale. Sul ponte, il cui progetto deve ancora partire, l’Amministrazione Capitolina si è già espressa favorevolmente nell’accogliere la richiesta dei comitati di renderlo ciclopedonale e quindi funzionale al progetto della Dorsale.

Anche il tratto di pista sul Canale Palocco è un’opera prevista dal PRU e inserita nella lista delle priorità delle opere da realizzare nell’entroterra del X Municipio.

CRITICITA’ ATTUALE PROPOSTA DI PIANO

Nell’intervento c266 è inserito solo il tratto dall’Infernetto fino via dei Romagnoli (ca 5 km rispetto ai 15);

Un progetto monco della testa e della coda, così come presentato nel piano, non ha senso perché non si realizzerebbero gli obiettivi del progetto, ovvero collegamento dell’entroterra e collegamento con Fiumicino.

RICHIESTA

Inserire l’intero progetto, così come proposto e votato da un alto numero dei cittadini, in quanto classificato all’ottavo posto tra tutti i progetti presentati per ascoltare realmente la volontà della cittadinanza: Il percorso deve essere quindi prolungato sino al mare e da viale dei Romagnoli arrivare fino al Tevere.

Inserire nel Piano le due infrastrutture che il PUMS dovrebbe dare già per scontate e realizzate nel breve termine, ovvero stazione Acilia sud dragona e ponte ciclopedonale presenti nel PRU ACILIA DRAGONA, già finanziate e in parte cantierate.

Il progetto prevede una bici stazione che potrebbe essere realizzata nell’attuale piazzale antistante la hall della stazione (ovviamente lato Acilia sud) è una idea che può essere realizzata se si salva l’idea del VERO parcheggio auto da fare nel terreno davanti la rimessa ATAC.

La proposta sarebbe:

  • usare l’attuale piazzale asfaltato esistente davanti la stazione per bici, capolinea bus o fermata bus e altre auto di servizio pubblico;

  • salvare il parco verde esistente, evitando che venga inutilmente “raso al suolo” per realizzarci un insufficiente parcheggio asfaltato a raso;

  • creare l’area parcheggio sul terreno di ATAC , tra rimessa e viadotto Nuttal;

  • creare il passaggio pedonale dal parcheggio alla stazione lungo il sedime ferroviario, sotto la massicciata, ma dentro l’area di competenza Regionale, come c’é già a Vitinia tra il parcheggio lato Ostiense e l’accesso lato Ostiense (in alternativa, un passaggio pedonale entro il perimetro del piazzale della rimessa, creando un corridoi protetto di tre metri).



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